Come le nanotecnologie stanno cambiando la nostra vita

Ecco le nanotecnologie che stanno cambiando la vita quotidiana di tutti noi e che nel futuro avranno sviluppi difficilmente prevedibili.

Anche se ultimamente non hanno attirato troppo l’attenzione, le nanotecnologie hanno compiuto progressi importanti e nei prossimi anni il mercato è destinato a crescere.

Gli utilizzi delle nanotecnologie vanno dall’indirizzamento di farmaci all’interno del corpo umano ai minuscoli transistor che costituiscono il cuore dei computer più piccoli e potenti.

Secondo un rapporto pubblicato da Research and Markets, il settore raggiungerà 76 miliardi di dollari entro il 2020. Una crescita impetuosa considerando che, secondo BCC Research, il comparto valeva nel 2014 una cifra intorno ai 26 miliardi di dollari.

Dal punto di vista di un investitore che volesse approfittare di prospettive tanto interessanti, non è facile capire da dove cominciare. Tuttavia, un buon punto di partenza è quello di conoscere gli impieghi odierni e futuri delle nanotecnologie.

Le nanotecnologie vengono impiegate anche per meglio indirizzare i farmaci all’interno del corpo umano

Quando si parla di nanotecnologie vengono subito in mente le applicazioni rivolte a nuovi tipi di materiali, dai tessuti alle attrezzature sportive, dai computer alle telecamere.

Grazie alle nanotecnologie, alcuni materiali possono diventare più resistenti, più leggeri, più reattivi e possono condurre meglio l’elettricità. Ma possono anche migliorare l’assorbimento di cosmetici e rendere i tessuti più resistenti alla formazione di grinze e alla crescita batterica.

Allargando lo sguardo alle applicazioni in campo medico, le nanotecnologie sono impiegate per le nuove tecniche di terapia, di diagnostica e per meglio indirizzare i farmaci all’interno del corpo umano. Ad esempio, è in fase di sperimentazione un brevetto sotto forma di nanoparticelle che trasportano una frazione del normale dosaggio di medicinale da somministrare.

Meno conosciuti, ma non per questo meno importanti, sono le potenziali applicazioni delle nanotecnologie nel cibo, per migliorarne la consistenza ed il sapore, per preservarlo meglio e per proteggerlo da microbi. Nanoparticelle largamente usate negli alimenti sono quelle del biossido di titanio, per far sembrare un po’ più bianco lo yogurt.

Ma il settore storicamente più legato alle nanotecnologie è certamente quello dell’elettronica. Come ogni tecnico del settore conosce, la Legge di Moore prevede un raddoppio della densità dei transistor all’interno di un circuito ogni anno. La circuiteria elettrica che sta diventando sempre più piccola è possibile grazie alle nanotecnologie. Lo scorso mese di luglio, IBM ha annunciato che sta lavorando su un chip che utilizzerà transistor da 7 nanometri, molto più piccoli di quelli fino ad ora prodotti dalla concorrente Intel, grandi ancora 14 nanometri.

Infine, gli altri due importanti settori coinvolti dalle nanotecnologie sono quello energetico e quello per il trattamento delle acque e dell’aria. Per esempio, già da qualche anno, ricercatori giapponesi hanno messo a punto un sistema di filtrazione dell’aria che utilizza ossido di manganese altamente poroso e nanoparticelle d’oro.

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