Chiude la più grande miniera di uranio del mondo

La miniera di uranio più grande del mondo ha chiuso. È arrivato il momento che il mercato attendeva da mesi e i prezzi cominceranno a salire drasticamente?

La McArthur River Uranium Mine, la miniera di uranio più grande del mondo, ha interrotto la produzione a causa degli scioperi proclamati dai suoi lavoratori.

La miniera, situata in Canada, del nord della provincia di Saskatchewan, è di proprietà della Cameco Corporation. L’azienda, la più grande tra quelle quotate in borsa nel settore dell’uranio, ha preso la decisione di fermare tutte le operazioni di produzione dopo aver ricevuto un perentorio preavviso di sciopero da parte del sindacato che rappresenta gli 8.914 dipendenti.

La chiusura della miniera non dovrebbero mettere in discussione la capacità della società di far fronte agli impegni di vendita, ma sicuramente darà un effetto benefico a tutto il mercato dell’uranio, che potrebbe beneficiarne in termini di prezzi, come molti investitori si aspettavano da tempo.

Lo stop della Cameco sarà positivo per i fondamentali di domanda e offerta

Secondo gli analisti, l’arresto prolungato della Cameco avrà un impatto positivo sui fondamentali della domanda e dell’offerta di uranio sul mercato globale.

Come risaputo, il mercato mondiale dell’uranio è, nel breve e nel medio termine, in surplus ma dal 2020 in poi è prevista una carenza drammatica.

Pochi hanno dubbi sul fatto che uno sciopero prolungato produrrà un aumento dei prezzi del metallo, soprattutto quando Cameco deciderà di acquistare sul mercato il materiale mancante dalla produzione, per far fronte agli obblighi contrattuali di vendita.

Al momento, sul mercato non si sono ancora visti gli effetti di queste aspettative e i prezzi navigano intorno ai 31 dollari per libbra.

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