La rinascita di Chernobyl: dal disastro nucleare alla centrale solare

La trasformazione di Chernobyl in un grande impianto solare è quasi completata. Dopo anni di lavoro verrà cancellato il terrificante “buco nero” nel cuore dell’Ucraina.

Chernobyl, in Ucraina, dove si verificò il più grave incidente nucleare della storia, il lavoro per un enorme impianto solare è quasi finito. Un Megawatt di energia rinnovabile per la rete elettrica locale.

Il nuovo impianto si trova a soli cento metri da Object, soprannominato il “sarcofago“, una cupola di metallo sigillata e progettata per evitare ulteriori perdite di radiazioni dai resti della centrale nucleare di Chernobyl.

L’esplosione che si verificò il 26 aprile 1986, rimane uno dei più disastrosi incidenti nucleari mai verificatosi, peggio ancora, da molti punti di vista, di quello più recente di Fukushima. Tuttavia, l’installazione di questi nuovi pannelli solari rappresenta una speranza concreta che questo sito possa essere utilizzato per aiutare il pianeta anziché danneggiarlo.

Terreni contaminati per sempre

Il terreno nella zona rimane fortemente contaminato e, secondo le autorità ucraine, ci sarebbero voluti più di 24.000 anni prima che la gente potesse tornarci a vivere senza rischi. Ma il nuovo impianto solare dimostra che anche una vasta area pericolosa per la salute umana può essere utilizzata in modo proficuo.

Ciò è stato reso in parte possibile dall’Object Shelter che, come si diceva, ha sostituito nel 2016 il vecchio scudo di rivestimento del reattore nucleare. Inoltre, ha ridotto le radiazioni nei pressi dell’impianto di un decimo rispetto ai livelli precedenti.

L’esplosione nucleare avvenne nel 1986, quando Chernobyl era parte dell’URSS, e fu causata da un guasto del reattore. Il drammatico incidente causò il più grande rilascio radioattivo in atmosfera mai avvenuto e, nei primi tre mesi, provocò 31 morti. L’area contaminata ha coinvolto milioni di persone.

Energia verde a Chernobyl

La nuova centrale solare è in grado di coprire le necessità di un paese di medie dimensioni (circa 2.000 abitazioni). Tutta l’opera è stata realizzata dalla Solar Chernobyluna società ucraino-tedesca che, recentemente, ha anche completato un impianto solare da 4,2 Megawatt nella vicina Bielorussia. L’impianto solare si estende su circa 16.000 metri quadrati ed è dotato di 3.800 pannelli fotovoltaici, per convertire la luce solare in energia elettrica.

Questo non vuol dire che non ci siano ancora un sacco di problemi a Chernobyl. Per esempio, come precauzione, i pannelli solari sono stati fissati al cemento piuttosto che essere messi in terra, dal momento che scavi e perforazioni ancora severamente vietati. Ma adesso, ci sono circa 25 chilometri quadrati che sono stati messi a disposizione dal governo ucraino per lo sviluppo dell’energia solare.

A più di 30 anni dal disastro nucleare, la zona sta gradualmente diventando di una qualche utilità per l’Ucraina. Molti sperano, prima o poi, di dimenticare questo enorme “buco nero” nel cuore del paese, ridandogli nuova vita grazie all’energia solare.

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