Cattivi presagi: cala la domanda di cioccolato in Cina

Consumi di cioccolato in caduta, in un mercato che si sperava potesse crescere a ritmi vertiginosi. Un brutto segnale anche per gli altri settori?

I brividi stanno correndo lungo la schiena dei più grandi produttori di cioccolato del mondo.

Hershey, la multinazionale americana, ha lanciato l’allarme: le vendite dei suoi cioccolatini Shanghai Golden Monkey sono crollate del 50% rispetto alle previsioni di inizio anno.

La grande fame di cioccolato della seconda più grande economia del mondo sembra alla fine, così come la fiducia nel governo a causa dei numerosi episodi di corruzione e le speranze nel mercato azionario, dopo i recenti crolli. Il nervosismo tra i consumatori cinesi è sempre più alto.

Due anni di repressione della corruzione del presidente Xi Jinping hanno già danneggiato le vendite di automobili e di altri beni di lusso.

La macinazione di cacao in Asia, un indicatore chiave della domanda, è scesa durante il secondo trimestre del 12%

Inoltre, lo Shanghai SE Composite Index è crollato del 27% dalla metà di giugno, scuotendo fortemente la fiducia dei consumatori e il loro desiderio di spendere denaro per acquistare dolci.

La popolarità del cioccolato era lievitata negli ultimi dieci anni insieme alla crescita della classe media cinese e del desiderio di consumare beni occidentali.

Ma secondo la China Association of Bakery & Confectionery Industry, chi era abituato a comprare cioccolato costoso come regalo, preferisce qualcosa di più economico, di conseguenza, i consumi di tutto il settore sono in caduta.

Il Qi Xi Festival, tradizionale occasione per lo scambio di cioccolatini, un San Valentino cinese, si preannuncia come un grande flop.

Il deficit della domanda di cioccolato ha cominciato a colpire il mercato internazionale del cacao, minacciando di lasciare grandi produttori come Olam International Ltd e Cargill con gli impianti fermi, dopo anni di investimenti per far fronte alla domanda asiatica in forte espansione.

La macinazione di cacao in Asia, un indicatore chiave della domanda, è scesa durante il secondo trimestre del 12%. Il drastico calo dei tassi di crescita porterà ad un enorme eccesso di capacità.

La Cina è la patria di circa il 20% della popolazione mondiale, ma  consuma soltanto 0,2 chilogrammi di cioccolato per persona (2014), a fronte di 2,2 chilogrammi negli Stati Uniti, 8 in Germania e 1,7 in Italia. Un simile deficit alimenta grande fiducia nell’industria dolciaria circa il potenziale di crescita a lungo termine. Tuttavia, le prospettive a breve termine non sono altrettanto incoraggianti.

La concorrenza internazionale e dei produttori locali è in continua crescita, affollando sempre di più il mercato, soprattutto online. Stanno decollando le cinesi Amovo o Bouquet, che si scontrano con i giganti occidentali Hershey, Mars, Nestle e Ferrero.

Il mercato delle aree urbane sembra ormai saturo, perciò i produttori di cioccolato dovranno convincere i consumatori cinesi a mangiarne di più. Un’impresa che, in questi momenti, non si preannuncia per niente facile.

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