Il rame vedrà presto nuovi massimi storici? Si, secondo Goldman Sachs
Per Goldman Sachs, entro pochi mesi i prezzi del rame toccheranno nuovi massimi e, nel giro di un anno, raggiungeranno livelli ancora più elevati.
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Per Goldman Sachs, entro pochi mesi i prezzi del rame toccheranno nuovi massimi e, nel giro di un anno, raggiungeranno livelli ancora più elevati.
La scelta tra guerra e business non è facile per le imprese che comprano metalli dalla Russia. Ma nel dubbio, meglio comprare…
I prezzi dell’acciaio e del ferro sono rimasti forti, nonostante la Cina sia alle prese con una nuova ondata di COVID-19. Ma le sorti del mercato dei metalli ferrosi sembrano ancora nelle mani del governo cinese.
Le nuove sanzioni del Regno Unito contro la Russia faranno crescere ulteriormente i prezzi dei metalli? Crescono le preoccupazioni a riguardo tra gli operatori del settore.
I produttori siderurgici turchi temono che la continuazione della guerra in Ucraina possa causare difficoltà alle forniture di rottami, in un momento favorevole per le vendite di acciaio in Europa.
Dopo le pazzie che si sono registrate sul mercato del nichel, potrebbe essere l’alluminio a subire presto la stessa sorte.
La domanda russa di acciaio potrebbe crollare nel corso di quest’anno, nonostante lo spostamento dei flussi di metallo dall’Europa alla Cina.
Il mercato dell’alluminio continua a manifestare segni di forte instabilità. Adesso i prezzi sono scesi, ma siamo ancora lontani da un mercato equilibrato.
La crisi energetica sta cambiando strutturalmente il mercato dello zinco. I prezzi e i premi volano alle stelle mentre le fonderie europee sono costrette a produrre sempre di meno.
Ci risiamo. Lockdown e restrizioni di movimento stanno minacciando l’economia del gigante asiatico. Ferro e materie prime in genere cominciano a mancare.
Con il conflitto in Ucraina che riduce l’offerta di acciaio, i prezzi in Europa proseguono la loro corsa verso l’alto. Fino a quando?
Nonostante il rischio di interruzione degli approvvigionamenti russi di rame, il mercato sembra tranquillo. È la quiete prima della tempesta?
I prezzi dell’alluminio tornano a crescere dopo che l’Australia ha deciso di vietare le esportazioni di allumina verso la Russia.
Molte polemiche sulla nuova norma del governo Draghi che disciplina l’export di rottami ferrosi e di materie prime.
La carenza di ghisa causata dalle criticità nell’approvvigionamento nel bacino del Mar Nero è un serio problema per la siderurgia italiana.
Nella guerra delle sanzioni tra Europa e Russia sono arrivati i dazi del Regno Unito sull’acciaio che colpiscono anche la Bielorussia.
Il produttore tedesco di alluminio dimezzerà la produzione nel suo stabilimento principale dislocato a Essen a causa dei costi enormi dell’energia.
Alcune delle più grandi banche del mondo sono intervenute per risolvere una crisi sul mercato del nichel, con un gigante cinese dei metalli che ha perso miliardi di dollari.
L’Unione Europea sta pensando di sanzionare la Russia attraverso pesanti dazi sull’importazione di alluminio russo. La misura potrebbe essere disastrosa per il settore industriale europeo.
L’azienda statale che produce acciaio (ex Ilva) ha deciso unilateralmente di alzare i prezzi con carattere retroattivo, scatenando le proteste dei clienti.
L’ondata di rincari in Europa del settore siderurgico non si ferma. Il più grande produttore di acciaio del continente ha aumentato i suoi prezzi.
Mentre il mercato dell’alluminio sta perdendo ogni riferimento, operatori ed analisti si trovano spiazzati. Le poche previsioni che circolano parlano di cifre pazzesche!
Guerra in Ucraina e sanzioni hanno reso i costi dell’energia insostenibili per molti settori in Europa. Uno di questi è quello siderurgico e in particolare quello del riciclo di rottami di acciaio.
Si stima che i produttori di acciaio turchi abbiano venduto 2,4 milioni di tonnellate di acciaio dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.
Mentre i prezzi di palladio e platino continuano a correre, il mercato automobilistico è stato travolto dalle conseguenza della guerra e delle sanzioni. Con il petrolio oltre i 110 dollari, chi vorrà ancora acquistare un’automobile?
Il conflitto russo-ucraino ha impattato sui prezzi dell’acciaio e dei prodotti ferrosi. Adesso, l’Occidente è alla ricerca di forniture alternative che spera possano arrivare dalla Cina.
Quello che sta accadendo in Spagna sul mercato del tondo è drammatico. La domanda si sta azzerando e molte imprese sono sull’orlo della bancarotta.
La crisi del nichel ha indotto gli operatori sull’alluminio alla prudenza. Il mercato sembra così folle che prima di fare qualsiasi mossa è meglio aspettare di capire cosa potrebbe succedere.
La guerra tra Russia e Ucraina, insieme alla guerra delle sanzioni tra Occidente e Russia, stanno spegnendo le fabbriche di acciaio in tutta Italia.
I prezzi del nichel raddoppiano e raggiungono il record di 100.000 dollari a tonnellata, mentre il London Metal Exchange sospende le quotazioni.