Cambiare significato alle cose? Ecco come il cervello risponde all’LSD

I ricercatori hanno studiato il modo in cui il significato delle cose cambiano quando le persone assumono LSD, una sostanza psichedelica scoperta nel 1938.

Tutti noi abbiamo vissuto esperienze particolari o cose particolari come, per esempio, la nostra canzone preferita. Un motivo musicale che significa molto di più per noi che non per gli altri.

A questo proposito, i ricercatori hanno voluto studiare il modo in cui le percezioni di significato cambiano quando le persone assumono LSD. L’intero studio è stato pubblicato su Current Biology.

Capire l’esperienza umana grazie all’LSD

L’importanza di un simile studio è di farci meglio comprendere la nostra esperienza umana. Inoltre, potrà fornire dati preziosi per la messa a punto di nuovi farmaci per il trattamento di malattie psichiatriche o fobie, che derivano da anomalie nell’attribuzione di una rilevanza personale alle esperienze particolari. Adesso, gli scienziati sono riusciti a sapere quali recettori, neuro-trasmettitori e regioni del cervello sono coinvolti quando percepiamo il nostro ambiente come significativo e rilevante.

Alcuni studi precedenti avevano dimostrato che l’LSD altera l’attribuzione di significato e rilevanza personale all’ambiente. Infatti, l’LSD cambia il modo in cui le persone si percepiscono, poiché la distinzione tra il sé e il mondo al di fuori si offusca. Ma non era chiaro esattamente quali parti del cervello e quali neuro-chimici fossero responsabili.

Musica che assume un significato speciale

I ricercatori hanno scoperto che i brani musicali che prima erano privi di significato per i partecipanti all’esperimento, assumevano un significato speciale quando questi individui erano sotto l’influenza dell’LSD. Inoltre, grazie all’imaging cerebrale, hanno capito le aree cerebrali che cambiano le attribuzioni di significato alle cose.

In parole un po’ più tecniche, i ricercatori hanno scoperto che l’attribuzione di significato personale e la sua modulazione da LSD è mediata dai recettori 5-HT2A e dalle strutture della linea mediana corticale, che sono anche crucialmente coinvolte nel consentire l’esperienza di un senso di sé.

La speranza è di capire le attribuzioni disfunzionali di significato nelle persone con disturbi psichiatrici. Soprattutto per quei disturbi caratterizzati da alterazioni nell’attribuzione della rilevanza personale.

La ricerca è stata condotta dallo Zürich University Hospital for Psychiatry e finanziata dall’Heffter Research Institute, dalla Swiss Neuromatrix Foundation, dal Usona Institute e dalla Swiss National Science Foundation.

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