Calo delle esportazioni di terre rare cinesi

Le previsioni cinesi per le esportazioni di terre rare si sono scontrate con una realtà ben diversa.

La Cina ha ridotto le consegne di terre rare, nel corso del 2012, di circa il 3,5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un quantitativo di soltanto 16.265 tonnellate.

Una quantità assai lontana dalle circa 31.000, che erano state indicate come limite per le esportazioni per il 2012.

Ma il dato che sorprende maggiormente è quello sul valore totale delle esportazioni, calato del 66% anno su anno, a 906 milioni di dollari.

Anche per il 2013 i cinesi hanno preventivato un massimo di 15.500 tonnellate di esportazione per il primo semestre dell’anno ma, se le cose andranno come l’anno appena trascorso, potrebbe rivelarsi un obbiettivo difficile da raggiungere.

I metalli delle terre rare sono un insieme di 17 elementi chimici composti da scandio, ittrio e da 15 lantanidi. Vengono impiegati  in molti dispositivi tecnologici, tra cui superconduttori, magneti, catalizzatori e batterie per auto ibride.

Di questi 17 elementi, neodimio e disprosio, sono previsti in grave carenza nei prossimi anni, a causa dello squilibrio tra domanda e offerta, la prima in forte crescita e la seconda costante o addirittura in decrescita. Tale carenza è dovuta ai rapidi sviluppi della cosiddetta energia verde che spingerà la domanda di neodimio e disprosio a salire a un ritmo straordinario nei prossimi anni.

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