I bassi rendimenti spingono i prezzi dell’argento e dell’oro

Quando i titoli di stato non danno più rendimenti, anche beni infruttiferi come l’oro e l’argento diventano appetibili per gli investitori.

Mentre i mercati finanziari internazionali stanno attraversando un periodo di elevata incertezza, i metalli preziosi continuano a mantenere fede alla loro natura di beni rifugio.

I prezzi dell’oro sono stati spinti verso l’alto dalla recente Brexit, mentre quelli dell’argento hanno fatto anche meglio.

Entrambi i metalli hanno trovato un sostegno da parte dei rendimenti dei titoli di stato americani che sono scesi a minimi storici. Nel Regno Unito, il rendimento dei titoli di stato a 10 anni è sceso ulteriormente allo 0,81%. Secondo il Financial Times, i titoli di stato della Svizzera offrono un rendimento negativo, anche per scadenze a 50 anni!

Con rendimenti universalmente bassi o addirittura negativi, gli investitori in cerca di rendimenti sono quindi costretti a spostare i loro denari in attività ad alto rendimento come i titoli azionari. Ma anche beni infruttiferi come l’oro e l’argento diventano più attraenti rispetto ai titoli di stato a zero interessi.

Anche beni infruttiferi come l’oro e l’argento diventano più attraenti rispetto ai titoli di stato a zero interessi

In ogni caso, c’è da aspettarsi che il dollaro americano ritorni al centro della scena finanziaria mondiale, non appena l’attenzione sulla Brexit sarà calata. E allora i mercati si concentreranno sui fondamentali economici e sulla politica monetaria degli Stati Uniti.

Dato il comportamento dei mercati obbligazionari e azionari, nonché l’incertezza circa l’impatto economico della Brexit, molti osservatori non si aspettano che la Federal Reserve americana (FED) decida di alzare i tassi di interesse nei prossimi mesi. Tuttavia, anche in questa ipotesi, il dollaro potrebbe continuare a rafforzarsi, soprattutto verso la sterlina, compromettendo la corsa verso l’alto dell’argento e dell’oro, almeno temporaneamente.

In altre parole, a parte le prese di profitto dopo i recenti guadagni, il rischio maggiore nel futuro immediato di oro e argento, ma anche degli altri metalli preziosi, è costituito dalla forza della valuta statunitense.

Per quanto riguarda l’argento, secondo gli analisti tecnici, l’attenzione va posta sulla resistenza di 20 dollari, una soglia psicologica determinante per ulteriori rialzi. Ma se i prezzi dovessero scendere al di sotto dei 18 dollari, tutte le ipotesi rialziste svanirebbero all’improvviso.

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