L’Armata Rossa minaccia l’Ucraina. Quali sono le materie prime in gioco?

Se la Russia si riprenderà l’Ucraina con la forza, entrerà in possesso di enormi ricchezze naturali, dal carbone al gas, dal manganese al titanio e anche oro.

Mentre l’opinione pubblica è concentrata sulla pandemia di coronavirus e le nuove varianti del virus, un paese sui confini dell’Europa rischia di balzare al centro dei problemi mondiali.

L’Ucraina, ha infatti lanciato un SOS all’Europa perché teme che le truppe russe siano in procinto di entrare nel suo territorio. La minaccia, secondo le autorità ucraine, è concreta. Centomila soldati russi schierati lungo il confine ucraino potrebbero invadere il paese nei prossimi mesi (qualcuno dice a inizio anno).

In un clima tanto teso, anche se poco percepito come drammatico in Italia, è interessante conoscere quali e quante materie prime ci siano dentro i confine dell’Ucraina che, in caso di invasione da parte della Russia, passerebbero direttamente sotto il controllo di Mosca.

Nel secolo scorso, l’Ucraina era infatti un paese chiave nell’ex Unione Sovietica, grazie alle sue enormi risorse energetiche e minerali. Sebbene rappresenti solo lo 0,4% della superficie terrestre (è circa il doppio della superficie dell’Italia), il paese possiede circa il 5% delle risorse minerarie mondiali. In Ucraina sono stimati oltre 20.000 depositi di 194 diversi minerali.

Se ci concentriamo soltanto sulle risorse minerali ed energetiche dell’Ucraina, scopriamo un patrimonio immenso e non ancora del tutto noto a causa di una diffusa corruzione e di una cattiva gestione, che non hanno permesso ancora al paese di trarre il giusto profitto di tante ricchezze.

34 miliardi di tonnellate di carbone

Il carbone è il combustibile fossile più importante del paese, le cui riserve possono soddisfare la domanda di energia ucraina per i prossimi 500 anni e anche oltre. Con circa 34 miliardi di tonnellate, rappresenta il 95% delle risorse fossili del paese e la settima riserva di carbone più grande del mondo e la seconda più grande d’Europa. Le principali riserve si trovano nel bacino del Donbas e nel bacino di Lviv-Volyn. La maggior parte del carbone prodotto in Ucraina è per uso domestico, soprattutto per la produzione di elettricità, inoltre rappresenta circa il 44% dei combustibili usati nel paese per produrre energia, secondo soltanto al nucleare.

1,1 trilioni di metri cubi di gas e 135 milioni di tonnellate di petrolio

Si stima che l’Ucraina detenga oltre 1,1 trilioni di metri cubi di riserve di gas naturale (dati 2004), oltre a 135 milioni di tonnellate di petrolio e 3,7 miliardi di tonnellate di petrolio di scisto. Il gas, insieme ai giacimenti petroliferi, si trova principalmente nel Dnieper-Donetsk.

27 miliardi di tonnellate di minerale di ferro

Con circa 27 miliardi di tonnellate di riserve di minerale di ferro, l’Ucraina possiede oltre il 10% delle riserve mondiali. Ci sono 88 giacimenti in tutto il paese, principalmente a Kremenchuk, Kerch, Mariupol, Belozersky e Kryvyi Rih. Attualmente, il paese esporta gran parte del suo minerale di ferro in Cina.

Le più grandi riserve di manganese d’Europa

L’Ucraina è tra i primi dieci produttori del mondo di manganese (nel 2020 la sua produzione mineraria è stata di 550.000 tonnellate) e possiede le più grandi riserve d’Europa. Produce concentrati di manganese e ferro-leghe, in parte destinate all’esportazione e in parte alla produzione nazionale. Le maggiori riserve si trovano nella parte meridionale dell’Ucraina, nel bacino di Nikopol e a Veliko-Tokmakskoye.

Uranio, titanio, grafite, mercurio e oro

Per quanto riguarda le risorse minerali, l’Ucraina vanta anche altri record. Detiene le più grandi riserve di titanio e il più grande deposito di uranio in Europa. Ha riserve accertate di uranio di circa 45.600 tonnellate, ha il 20% della grafite mondiale (più di 1 miliardo di tonnellate), il 2% del mercurio del mondo (30.000 tonnellate) e molto oro.

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