L’argento è davvero sottovalutato?

Negli ultimi 7 anni, il prezzo dell’argento è calato drasticamente. Ma esistono sostanziali motivazioni per credere che sia sottovalutato.

Il prezzo dell’argento è calato in modo significativo negli ultimi sette anni, passando da circa 35 dollari per oncia nel 2011 ai circa 16 dollari di oggi.

Naturale chiedersi se non sia sottovalutato

Secondo gli analisti interpellati da FocusEconomics, il metallo avrà un lieve rialzo a breve termine, con i prezzi dei metalli preziosi che aumenteranno dell’1,3% nel quarto trimestre 2018 rispetto allo stesso trimestre del 2017. Ma per il 2019, i rialzi dovrebbero essere maggiori, con una crescita del 3,9% nello stesso trimestre.

In sintesi, i prezzi dell’argento sono previsti in aumento come parte di un più ampio rimbalzo dei metalli preziosi, a causa degli eventi geopolitici e di un dollaro USA più debole.

Ma altri esperti del mercato, sono ancora più ottimisti. Per esempio, First Majestic Silver crede che l’oro potrà raggiungere i 10.000 dollari per oncia, con l’argento che arriverà a 1.000 dollari. In ogni caso, al di là di chi può sembrare troppo ottimista, ci sono buone ragioni per ritenere che il metallo bianco sia sottovalutato.

Una forte domanda

L’argento ha diversi impieghi e la domanda globale è alimentata soprattutto da quattro fonti: le applicazioni industriali, i gioielli, le monete/lingotti e l’argenteria.

Nel 2017, la domanda per applicazioni industriali, gioielli e argenteria è aumentata, mentre la domanda di monete e lingotti è precipitata (da 207,8 milioni di once a 151,1 milioni di once).

Tra le applicazioni industriali, la domanda di metallo proveniente dal settore dell’energia solare è particolarmente alta, con gli analisti che prevedono che nel 2018 sarà di 107 milioni di once.

Deficit tra domanda e offerta

Il mercato è in deficit da anni e, nel 2017, lo sbilancio ha raggiunto i 35,2 milioni di once, rispetto ai 17,14 milioni dell’anno precedente.

Nonostante ciò, il prezzo dell’argento si è attestato ad una media di 17,05 dollari nel 2017, con una diminuzione dello 0,5%. Una sorpresa per molti osservatori di mercato che si attendevano un aumento, ritenendo che il metallo sia sottovalutato.

Quante once d’argento servono per comprare un’oncia d’oro?

Quando si parla di rapporto oro-argento, si fa riferimento al numero di once d’argento necessarie per comprare un’oncia d’oro. Un alto rapporto indica, in genere, che l’argento è un buon acquisto poiché è considerato nettamente più economico rispetto all’oro.

Negli ultimi cinque anni, il rapporto oro-argento ha visto un massimo di 83,46 e un minimo di 51,13. L’anno scorso, ha oscillato intorno a valori che si erano visti tra la metà degli anni ’70 e ’80. Più o meno gli stessi valori registrati durante la crisi finanziaria del 2008.

Ma è proprio il rapporto con il metallo giallo che spinge molti a pensare che l’argento sia sottovalutato. Anche chi immagina che possa raggiungere i 1.000 dollari per oncia, si basa sulla constatazione che, attualmente, questo rapporto è troppo alto considerando i tassi a cui entrambi i metalli vengono estratti. Per ogni oncia d’oro, si estraggono solo nove once d’argento. Quindi, questo suggerirebbe che i due metalli dovrebbero essere scambiati nove a uno, cosa che si tradurrebbe in un prezzo per l’argento di circa 140 dollari (con l’oro a 1.200 dollari).

Come spesso accade parlando di materie prime, quando si chiede quale sarà il prezzo futuro, la risposta dipende dalla persona a cui si chiede. Perciò, pur essendoci validi motivi per credere che l’argento sia sottovalutato, non tutti condividono questa opinione. Spetta ad ogni investitore decidere quale è la scelta migliore, ma non prima di essersi informato adeguatamente!

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