Alluminio: i prezzi in calo mettono i produttori alle corde

Sul mercato globale dell’alluminio si sta diffondendo un certo pessimismo, con prezzi in calo e costi produttivi in aumento.

Anche giugno non è stato un buon mese per i prezzi dell’alluminio, che hanno continuato a scendere con una piccola ripresa solo verso la fine del mese.

Più o meno i prezzi al London Metal Exchange (LME) si stanno muovendo lateralmente nella fascia dei 1.800 dollari (oggi, 10 luglio, le quotazioni sono a 1.785 dollari a tonnellata).

Ai prezzi attuali, alcune produzioni sono in perdita

Prezzi così deboli condizionano negativamente i produttori in tutto il mondo. In India, per esempio, si prevede un rallentamento della produzione a causa dell’aumento di circa il 25% dei costi negli ultimi anni, con un costo di pareggio al di sopra dell’attuale prezzo LME.

In Giappone, secondo Reuters, i premi sono aumentati del 3%, ma i produttori vorrebbero alzarli molto di più. Negli Stati Uniti, nonostante un leggero calo, il premio del Midwest rimane ancora decisamente alto.

Anche in Cina i prezzi scendono

Anche in Cina le quotazioni dell’alluminio allo Shanghai Futures Exchange (SHFE) si sono indebolite a giugno. Una svolta inattesa, visto che era da febbraio che continuavano a salire. La domanda appare stagionalmente più debole in questo momento e gli osservatori sono preoccupati che la tendenza negativa possa continuare nei prossimi mesi. Normalmente, allontanandosi le stagioni calde e piovose, i prezzi cinesi dovrebbero salire.

Secondo Reuters, la produzione di alluminio in Cina è aumentata del 2,4% a maggio rispetto a maggio 2018. Ciò a causa del riavvio delle fonderie che volevano approfittare dei prezzi che crescevano.

Tuttavia, gli esperti pensano che l’attuale debolezza dei prezzi in Cina sia temporanea. Se i prezzi non aumenteranno, ciò indicherà un’economia cinese più debole del previsto e/o che la produzione continua ad aumentare.

Ma all’orizzonte ci sono i nuovi impieghi dell’alluminio

A livello globale, come riporta l’International Aluminum Institute, la produzione di alluminio a maggio ha raggiunto 5,43 milioni di tonnellate. Una quantità di metallo che, con uno sguardo rivolto nel medio termine, potrebbe trovare una domanda adeguata grazie alle ultime innovazioni che stanno coinvolgendo il settore automobilistico, che necessita sempre più di un metallo flessibile e leggero. Di conseguenza, i prezzi dell’alluminio potrebbero beneficiarne.

In India, il governo indiano ha annunciato che le carrozze ferroviarie saranno di alluminio, mentre quelle vecchie verranno messe in pensione.

Negli Stati Uniti, la Coca-Cola ha annunciato che la sua nuova acqua (AQUAFINA®) sarà in lattine di alluminio, per ridurre l’uso di imballaggi in plastica.

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