Alluminio a 1.898 dollari: mai così basso da 16 mesi

La notizia che la Rusal scampa un’altra volta dalle sanzioni americane, affonda i prezzi dell’alluminio a livelli che non si vedevano da molti mesi.

Il prezzo dell’alluminio è sceso al minimo di 16 mesi. Lunedì 24 dicembre, le quotazioni al London Metal Exchage (LME) hanno ufficializzato 1.898 dollari per tonnellata per il contratto a 3 mesi.

La causa di quest’ultimo ribasso è stato l’annuncio della scorsa settima sulla rimozione delle società russe dalla blacklist americana delle sanzioni economiche. La Rusal può tirare un sospiro di sollievo e i consumatori di alluminio potranno continuare a compare dal gigante russo senza la paura di incorrere a loro volta nelle minacciate sanzioni americane.

Le nuove acquisizioni di Sanjeev Gupta

Ma il mercato continua ad essere scosso anche dalle mosse di Liberty House, il braccio industriale del gruppo minerario britannico GFG Alliance. Recentemente, il colosso aziendale di proprietà del magnate dell’acciaio Sanjeev Gupta, ha acquisito la fonderia di alluminio Dunkerque dalla Rio Tinto, mentre adesso, secondo un’indiscrezione di The National, potrebbe essere la volta di qualche importante azienda nel settore dell’acciaio e dell’alluminio in Medio Oriente, in particolare negli Emirati Arabi Uniti. Le trattative per l’acquisizione sarebbero già in corso.

La maledizione dei dazi USA

Inoltre, la maledizione dei dazi americani che tanto hanno scosso il mercato dell’alluminio e dell’acciaio, sembra vicina ad un punto di svolta. Come noto, la scorsa primavera, gli Stati Uniti hanno imposto dazi doganali del 25% e del 10% per le importazioni di acciaio e di alluminio.

Ma a metà febbraio arriverà il momento di fare un bilancio delle nuove norme introdotte e il Segretario al Commercio americano presenterà a Donald Trump un rapporto completo sull’argomento. Di certo, sembra che le attenzioni dell’amministrazione americana si stiano spostando dalle materie prime verso le importazioni di automobili e di componenti automobilistici.

Tuttavia, già circolano indiscrezioni sul fatto che il Presidente americano stia diventando più flessibile riguardo alla questione dei dazi. Sempre che la notizia venga confermata dai fatti, sarebbe qualcosa di certamente positivo, non solo per l’acciaio e l’alluminio, ma anche per tutto il commercio mondiale.

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